domenica 20 giugno 2010

Lezione di cucina giapponese

Cari lettori,

lo so, il mio silenzio è a dir poco imbarazzante e mi scuso per la lunga attesa.
Non è che qui non succeda niente di interessante da raccontare, ma la mia è una costante lotta contro il tempo.
Oggi vi parlerò, con un lieve ritardo, di ciò che ho fatto sabato scorso: sulla bacheca del mio dormitorio c'era appeso un poster che ha subito attirato la mia attenzione, in quanto si trattava di una lezione di cucina autoctona, tenuta da un'associazione di quartiere (non il mio). Ovviamente mi sono subito iscritta via web. Le uniche cose richieste: un grembiule, una bandana per raccogliere i capelli e 500 yen come quota di partecipazione.
La mattina del sabato alla buon ora mi sono alzata - splendida giornata - e ho preso i miei bus e trenini vari fino a giungere al vivace sobborgo di Asagaya, dalla cui stazione in un paio di minuti a piedi ho raggiunto la " Suginami Association for Cultural Exchange".
Al secondo piano dell'edificio uno staff giapponese mi aspettava all'ingresso, sono stata munita di cartellino d'identificazione - nome e nazionalità- nonchè di pantofoline da cucina:)
La cucina, molto ampia e pulita, era suddivisa in 4 tavolate differenti più un bancone principale di fronte al quale tutti gli iscritti hanno preso postazione per ascoltare la lezione di cucina.


Sì, perchè l'associazione ha invitato un vero e proprio cuoco di professione, insegnante di una scuola alberghiera, che avrebbe dovuto iniziarci all'arte culinaria: Mr. Hideo Hocchi (e di fianco la sua assistente)


Il menu della giornata era composto di 4 piatti principali:
- Niku jaga 肉じゃが: piatto a base di carne e patate al vapore, con l'aggiunta di cipolla, salsa di soia, e a volte altre verdure. E' un piatto tipicamente invernale, che fa parte della cosiddetta cucina casalinga.
- Tonjiru 豚汁: zuppa di miso e maiale
- Kinpira きんぴら:L'ingrediente protagonista del kinpira e' quasi sempre ごぼう goboo, ovvero la radice di bardana, assieme alle carote. E' una sorta di insalata dal gusto agrodolce, grazie alla salsa a base di soia, zucchero e sake.
- Futo-maki 太巻き: sono i sushi arrotolati, che sicuramente avrete visto nei vari ristoranti giapponesi, ripieni di verdure e pesce crudo.

La prima ora è stata dedicata alla spiegazione teorica delle ricette, nonchè dell'origine di quei piatti, delle proprietà nutritive degli ingredienti utilizzati. Mooolto interessante! Alle 12 in punto tutti i presenti sono stati suddivisi in quattro gruppi e, muniti degli utensili del mestiere, abbiamo dato via alle danze! Il mio gruppo era composto da un paio di cinesi, un paio di coreane, un giapponese, la moglie filippina e un'altra ragazza italiana, Sara, che ringrazio per il reportage fotografico.
Di seguito una carrellata di immagini:


La Crici alle prese con i suoi adorati fornelli :)



I miei maki! Sono venuti fuori bene, no?


E infine il prodotto delle nostre fatiche:


Finito di cucinare, ci siamo seduti a tavola e abbiamo mangiato tutte le squisitezze preparate con le nostre manine.. che buone! Infine, il maestro Hocchi, ci ha deliziato con un assaggio di vari tè verdi e dello Yokan 羊羹, dolce tipico giapponese fatto di gelatina di azuki (i fagioloni dolci), paragonabile alla nostra cotognata, forse.
Ecco la foto di gruppo del mio team di cuochi amateur:


E' stata un'esperienza molto divertente e gratificante, si è creato subito un genuino spirito di squadra ed è proprio vero che il buon cibo unisce le persone:)
Infine, sono stata anche intervistata da una televisione locale; a fine mese dovrebbe essere possibile guardare l'intervista sul sito dell'associazione. QUando arriverà quel momento, farò in modo di comunicarvi il link :P

Per ora, buona continuazione a tutti e a risentirci (presto, spero!)

1 commento:

  1. a futomaki sei brava quasi quanto me :D

    ..per il resto ti invidio tantissimo (te l'ho già detto?), e confido nel fatto che mi farai assaggiare qualche ricettina speciale quando torni :)

    ***

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